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martedì 3 luglio 2012

MORTE

Sei morta non perchè il tuo cuore
si è fermato
ma perchè hai smesso di contare
i suoi battiti
hai smesso di contare le emozioni.
Vivi nel silenzio dell'indifferenza
chiusa nel tuo non vedere
nel tuo non cercare
sei morta perchè le tue ragioni hanno
smesso di cercare la verità
e perchè vivi nel tuo mondo
dove c'è posto solo per l'odio
dove non ci sono più sorrisi
e dove hai perso la memoria
di me
se ci fosse una colpa allora
come ad una tomba porterei
le mie lacrime
se ci fosse una sola ragione
allora non potrei perdonare la
mia vita di avere fatto male alla tua vita
ma non ci sono parole
per tutto questo
solo l'indifferenza del tuo ricordo
ormai stanco nei miei pensieri
non voglio avere piu' giorni per te
 sei morta nella
mia anima sei morta e non sento
più dolore

domenica 24 giugno 2012

RACCONTI E POESIE

RACCONTI E POESIE: Percorso dei sentimenti ed esperienze di una donna dall'età adolescenziale fino all'età adulta divenuta moglie e madre. In una narrazione semplice ed avvincente.



La copertina del mio libro.


mercoledì 16 maggio 2012

MIA MADRE

Mi addormentava con una canzone
nel silenzio della camera la sera
il ciuccio in bocca e gli occhi chiusi
per sognare un sogno
abbracciata al cuscino accanto a lei.
Mi nascondevo tra le sue braccia
per non farmi piu' trovare
e quando il pianto diventava
disperazione ,mi stringeva forte
e  tutte le mie paure andavano via
e sentivo il calore del suo petto
che mi riscaldava il cuore
una bambina in mezzo alla tempesta
della vita  una bambina da prendere
per mano e condurla per la giusta via.
Sempre con lei e sempre con i miei
capricci da fare spazientire pure i Santi
volevo mille giochi e lei me li comprava
volevo le stelle e lei le rubava al cielo
e me le regalava.
Mi raccontava le storie dentro al treno
nei viaggi solo nostri
le luci nella notte diventavano mostri
gli occhi rossi ,ed ero affascinata da quel gioco
il naso appiccicato al finestrino
e la fantasia accesa dai racconti.
Poi sono cresciuta piano piano
e lei mi diceva di fare attenzione perche'
il mondo fuori era cattivo.
Un po' era gelosa delle mie amiche e non le
piaceva mai nessuna
perche' io preferivo uscire con loro e non con lei
un po' era gelosa dei miei amori
e restava in pensiero quando uscivo
ne ho preso schiaffi diventando grande,
e come e' bello e come e' nello stesso tempo
triste quando ti accorgi che il tempo e' passato
quando ti accorgi che la mamma e' vecchia
ma nel tuo cuore tu resti bambina e cerchi sempre
quel suo dolce amore.



Gustav Klimt - Mother and Child detail from The Three Ages of Woman



martedì 8 maggio 2012

MADDALENA

Maddalena ha sedici anni
e uno sguardo gia' da donna
e cammina silenziosa
nella corsia dell' ospedale
Maddalena ha il viso stanco
ed e' stanca di aspettare
aspetta un figlio che non nasce
aspetta un uomo che non torna.
Tutte parlano di lei
e dei suoi modi strani
donne pronte a giudicarla come
il Cristo sulla croce
pronte a tirarle le pietre
come all' altra Maddalena
di lei, si dice che ha sbagliato
ma non si sbaglia per amore
Maddalena aspetta un figlio
ed ascolta una canzone
una di quelle popolari, poi
si siede sul mio letto e me la
fa ascoltare ,mi sorride e piano
piano mi racconta i suoi segreti
sa' gia' il nome del bambino
e mi chiede se mi piace,
Maddalena oggi e' una donna
chissa' che ha fatto nella vita
Maddalena oggi e' un ricordo
che mi piace ricordare


Anthony Frederick Sandys - Mary Magdalene





lunedì 7 maggio 2012

I VECCHI

I vecchi stanchi, seduti sulle sedie
con le mani incrociate
e gli occhi bassi, si riscaldano
al sole,si perdono nei sogni.
Si confondono con gli alberi
secolari, anch'essi rugosi
e segnati dal tempo, ma
sempre verdi in primavera.
Cosi' i vecchi prodighi
di consigli ci insegnano la vita.
Ma ad un tratto sono di nuovo
bambini, di nuovo innocenti.
I vecchi ci guardano. ci implorano
come i cuccioli abbandonati in estate
come il malato  che chiede conforto.
E mentre cadono ritrovano grande
la forza di ricominciare, di essere
ancora clsssificati uomini.







domenica 6 maggio 2012

E SE FOSSE PER SEMPRE

E se tu mi avessi dimenticata
e se fosse per sempre
e se tu  non fossi mai stata
dalla mia parte
e se le tue parole non fossero mai
state vere
se in tutti questi anni io mi fossi
rifugiata in un mondo mai esistito
se quella in cui credevo fosse stato
solo un mio pensiero
e se fosse per sempre
allora si che i miei occhi
non ti hanno mai guardata
che le mie orecchie hanno ascoltato
solo inutili parole
la mia amica, la mia certezza
l'angolo di spensieratezza e di gioco
nella mia vita
che mi portava lontano dalla realta'
a vivere in un mondo fatto di fantasia
ad un ritorno di un infanzia lontana
tutto poteva crollare tutto tranne
il tuo bene
ma quanto fragile era quanto piccolo
se si e' lasciato perdere nelle parole.

L' ORSO

Io ti ricordo, con gli
occhi verdi, il pelo giallo
ed il musetto bianco.
Tu caldo compagno dell' infanzia
che i giochi hanno distrutto.
Cosi' come ti ha distrutto il tempo
questo tempo che rapido scorre
nella vita, ma che non giunge ai
ricordi e non li tocca.
E tu rimani la' fra i miei pensieri
intatto come il primo giorno che
ti vidi, nella vetrina la' lontano
al nord.
"Come lo chiamerai quest'orso bimba?"
mi chiese ad un tratto la commessa
ma io con gli occhi bassi non risposi
i bambini al sud non danno nomi
ai giochi.
E presto smettono anche di giocare
perche' la vita a volte e' molto dura.
Io no ho giocato troppo e ti ho
distrutto ma ancora oggi
non ti ho dato un nome.