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martedì 3 luglio 2012

MORTE

Sei morta non perchè il tuo cuore
si è fermato
ma perchè hai smesso di contare
i suoi battiti
hai smesso di contare le emozioni.
Vivi nel silenzio dell'indifferenza
chiusa nel tuo non vedere
nel tuo non cercare
sei morta perchè le tue ragioni hanno
smesso di cercare la verità
e perchè vivi nel tuo mondo
dove c'è posto solo per l'odio
dove non ci sono più sorrisi
e dove hai perso la memoria
di me
se ci fosse una colpa allora
come ad una tomba porterei
le mie lacrime
se ci fosse una sola ragione
allora non potrei perdonare la
mia vita di avere fatto male alla tua vita
ma non ci sono parole
per tutto questo
solo l'indifferenza del tuo ricordo
ormai stanco nei miei pensieri
non voglio avere piu' giorni per te
 sei morta nella
mia anima sei morta e non sento
più dolore

domenica 24 giugno 2012

RACCONTI E POESIE

RACCONTI E POESIE: Percorso dei sentimenti ed esperienze di una donna dall'età adolescenziale fino all'età adulta divenuta moglie e madre. In una narrazione semplice ed avvincente.



La copertina del mio libro.


mercoledì 16 maggio 2012

MIA MADRE

Mi addormentava con una canzone
nel silenzio della camera la sera
il ciuccio in bocca e gli occhi chiusi
per sognare un sogno
abbracciata al cuscino accanto a lei.
Mi nascondevo tra le sue braccia
per non farmi piu' trovare
e quando il pianto diventava
disperazione ,mi stringeva forte
e  tutte le mie paure andavano via
e sentivo il calore del suo petto
che mi riscaldava il cuore
una bambina in mezzo alla tempesta
della vita  una bambina da prendere
per mano e condurla per la giusta via.
Sempre con lei e sempre con i miei
capricci da fare spazientire pure i Santi
volevo mille giochi e lei me li comprava
volevo le stelle e lei le rubava al cielo
e me le regalava.
Mi raccontava le storie dentro al treno
nei viaggi solo nostri
le luci nella notte diventavano mostri
gli occhi rossi ,ed ero affascinata da quel gioco
il naso appiccicato al finestrino
e la fantasia accesa dai racconti.
Poi sono cresciuta piano piano
e lei mi diceva di fare attenzione perche'
il mondo fuori era cattivo.
Un po' era gelosa delle mie amiche e non le
piaceva mai nessuna
perche' io preferivo uscire con loro e non con lei
un po' era gelosa dei miei amori
e restava in pensiero quando uscivo
ne ho preso schiaffi diventando grande,
e come e' bello e come e' nello stesso tempo
triste quando ti accorgi che il tempo e' passato
quando ti accorgi che la mamma e' vecchia
ma nel tuo cuore tu resti bambina e cerchi sempre
quel suo dolce amore.



Gustav Klimt - Mother and Child detail from The Three Ages of Woman



martedì 8 maggio 2012

MADDALENA

Maddalena ha sedici anni
e uno sguardo gia' da donna
e cammina silenziosa
nella corsia dell' ospedale
Maddalena ha il viso stanco
ed e' stanca di aspettare
aspetta un figlio che non nasce
aspetta un uomo che non torna.
Tutte parlano di lei
e dei suoi modi strani
donne pronte a giudicarla come
il Cristo sulla croce
pronte a tirarle le pietre
come all' altra Maddalena
di lei, si dice che ha sbagliato
ma non si sbaglia per amore
Maddalena aspetta un figlio
ed ascolta una canzone
una di quelle popolari, poi
si siede sul mio letto e me la
fa ascoltare ,mi sorride e piano
piano mi racconta i suoi segreti
sa' gia' il nome del bambino
e mi chiede se mi piace,
Maddalena oggi e' una donna
chissa' che ha fatto nella vita
Maddalena oggi e' un ricordo
che mi piace ricordare


Anthony Frederick Sandys - Mary Magdalene





lunedì 7 maggio 2012

I VECCHI

I vecchi stanchi, seduti sulle sedie
con le mani incrociate
e gli occhi bassi, si riscaldano
al sole,si perdono nei sogni.
Si confondono con gli alberi
secolari, anch'essi rugosi
e segnati dal tempo, ma
sempre verdi in primavera.
Cosi' i vecchi prodighi
di consigli ci insegnano la vita.
Ma ad un tratto sono di nuovo
bambini, di nuovo innocenti.
I vecchi ci guardano. ci implorano
come i cuccioli abbandonati in estate
come il malato  che chiede conforto.
E mentre cadono ritrovano grande
la forza di ricominciare, di essere
ancora clsssificati uomini.







domenica 6 maggio 2012

E SE FOSSE PER SEMPRE

E se tu mi avessi dimenticata
e se fosse per sempre
e se tu  non fossi mai stata
dalla mia parte
e se le tue parole non fossero mai
state vere
se in tutti questi anni io mi fossi
rifugiata in un mondo mai esistito
se quella in cui credevo fosse stato
solo un mio pensiero
e se fosse per sempre
allora si che i miei occhi
non ti hanno mai guardata
che le mie orecchie hanno ascoltato
solo inutili parole
la mia amica, la mia certezza
l'angolo di spensieratezza e di gioco
nella mia vita
che mi portava lontano dalla realta'
a vivere in un mondo fatto di fantasia
ad un ritorno di un infanzia lontana
tutto poteva crollare tutto tranne
il tuo bene
ma quanto fragile era quanto piccolo
se si e' lasciato perdere nelle parole.

L' ORSO

Io ti ricordo, con gli
occhi verdi, il pelo giallo
ed il musetto bianco.
Tu caldo compagno dell' infanzia
che i giochi hanno distrutto.
Cosi' come ti ha distrutto il tempo
questo tempo che rapido scorre
nella vita, ma che non giunge ai
ricordi e non li tocca.
E tu rimani la' fra i miei pensieri
intatto come il primo giorno che
ti vidi, nella vetrina la' lontano
al nord.
"Come lo chiamerai quest'orso bimba?"
mi chiese ad un tratto la commessa
ma io con gli occhi bassi non risposi
i bambini al sud non danno nomi
ai giochi.
E presto smettono anche di giocare
perche' la vita a volte e' molto dura.
Io no ho giocato troppo e ti ho
distrutto ma ancora oggi
non ti ho dato un nome.

ROMANZA

La festa del paese apriva le sue porte
il sole alto nel cielo scaldava le castagne.
Lo zucchero filato aveva mille riflessi
ed il prete suonava le campane a festa.
Ed il cavallo bianco nell'angolo scalciava
all'asta il suo padrone lo dava via come
un oggetto vecchio.
Le ragazze in coppia correvano
cantando al banco dei vestiti.
Il venditore di palloncini chiamava
con orgoglio a se' tutti i bambini.
Lo zingarello bruno,seduto sulla via
sporco e malandato chiedeva a voce bassa
qualche soldo, sua madre da lontano
lo teneva d' occhio,
Una ragazza triste ad un tratto lo guardo'
ed i loro occhi si illuminarono di una
luce nuova.
In quelli sguardi bruni nasceva tenerezza
il bimbo e la ragazza insieme a quella festa
si presero per mano.
Ad un tratto dalle mani di un bambino
volo' un palloncino rosso.
Lo zingarello corse per poterlo toccare
ma il cavallo bianco aveva sciolto
le redini e ammattito correva per la piazza
verso il bambino bruno
e la ragazza corse ma furono travolti.
A terra i loro corpi giacevano nel sangue
ma i loro sogni no
aggrappati al palloncino rosso volarono
verso il sole.
"Andiamo incontro al mare" disse il bambino
prendendo per le mani la ragazza
insieme uniti in quella triste morte.

TEMPI DI SCUOLA

Tempi di scuola,
tempi lontani
che come scritte
sui muri rimangono
impressi nella nostra
mente come il ricordo
piu' dolce della  nostra vita.

IPOCRISIA

Perche' continuare a chiamare
amore un sentimento che fa
soffrire?
amore si dice che e' piacere, felicita'
complicita' anche nelle piccole cose.
Ma l'amore non esiste perche'
amore vuol dire tristezza, delusione,
illusione,vuoti riempiti da un ricordo.
Falsita', menzogna, e perche' chiamare
amore questo sentimento?
ipocrisia questo e' il suo nome.

SOGNO

Nel sogno ho visto un cane
era nero, con una grande macchia
sul petto, correva, fuggiva
terrorizzato ed il muso aveva
un espressione umana,triste,
spaventata.
Il cane correva guardando in avanti
ma i suoi occhi erano spenti,
non vedevano erano bui ed assenti.
Ad un tratto mi sono ritrovata
nel balcone di casa, in compagnia
di un uomo sconosciuto, senza volto,
senza eta'.
Mi stringeva le mani ed insieme
guardavamo la pioggia che cadeva
fitta e noiosa.
Ho guardato nel cielo e fra i nuvoloni
grigi  e sfuocati ho visto un oasi di pace
una luce bellissima, e nella luce, un
uomo,una donna e due ragazzi, erano
tutti nudi e felici.
Con una voce triste che non sembrava
la mia, indicando cio' che vedevo
ho chiesto all' uomo che mi stava accanto
soffocandomi con la sua presenza
" e' quello il paradiso? no mi ha risposto".

REALTA'

I bambini mai nati dormono
in uno spazio non loro, con
le teste troppo grandi rispetto
ad un corpo piccolo che lascia
intravedere gli organi interni
caldi,pulsanti,vivi.
I bambini mai nati, legati ad
un funicolo di vita che non sara'
mai per loro vita.
I bambini mai nati,immersi
nel buio, guardati come malattie
da curare, visti come documenti
scomodi da eliminare.
Creati dalla forza della natura
ed eliminati da quella meccanica
dell' uomo.
Scacciati dalla logica e il buon senso
i bambini mai nati tacciono
e affondono nei lagher
delle nostre coscenze.

venerdì 4 maggio 2012

ALLE DONNE CHE HANNO SMESSO DI SOGNARE



Non indurite i vostri cuori
perche' essi si rispecchieranno
sulle vostre anime, sui vostri visi
amate la madre che c'e' in
ognuna di voi e non offendetela
offrendo il vostro corpo agli
avventori, come potete guardare
negli occhi i vostri bambini
essi sono piccoli, innocenti
come potete mostrarvi a loro
dopo aver compiuto tale infamia.
Non dite mai  "ti amo", ma amate
senza mai tirarvi indietro, amate
il mondo amate voi stesse
amate la vita.
perche' solo il bene puo' salvarvi
solo il bene rendervi libere
non siate mai schiave per amore
ma rendete il vostro cuore schiavo
per un solo amore
uno soltanto per tutta la vita
non venerate mai il dio denaro
esso non sara' mai vostro
ma vi umiliera' quando vi verra' posto
nelle mani .
Siate libere e vere e non lasciate
che mai nessuno spenga le stelle
al vostro cielo.



A young girl defending herself against - William Adolphe Bouguereau


NON E' SOLO L' AMORE



L' amore ti coinvolge a vent'anni
l'amore ti fa piangere o ti rende
felice solo nell'eta' dei sogni.
Poi ci sono le cose della vita
i sentimenti piu' forti dell'amore
a vent' anni.
Ci sono i dolori della vita piu'
forti della felicita' a vent' anni.
Ci sono i tormenti dell'anima
ci sono le passioni del cuore
ci sono le lotte quotidiane
per poter sopravvivere
ci sono le decisioni e i pentimenti
e diventando uomini e donne
si diventa cattivi dentro
aridi, sciocchi,scaltri.
attori di un cinema muto
crescere e' un grande male
e fa piu' vittime di una guerra
combattuta senza ragioni.


Floris Frans - Fall of the Angels - 1554


QUANDO

Quando l'ultimo amico
ti avra' dimenticato
quando il tuo cuore
si fermera' su un sentimento
negato.
Quando sentirai il freddo
dell' inverno sul
tuo viso
quando le tue lacrime non
smetteranno di scendere
sulla crudele realta'
e gli occhi tuoi saranno
stanchi di vedere inutili cose
allora guardami , allora cercami
perche' nei miei occhi tu
troverai sempre la tua casa.

DOVE SEI

Dove sei adesso
tra le stelle e il cielo
stai sognando i tuoi
sogni proibiti
dove sei adesso
me lo chiedevi ogni
giorno
io sono qui smarrita
tra i pensieri
io sono qui che mi perdo
ogni giorno di piu' il tuo ricordo
e se solo volessi ti dimenticherei
come ho dimenticato sempre
ogni cosa bella della mia
vita.
ma ancora il mio cuore non
vuole arrendersi alla ragione
e ancora stanco si chiede
dove sei  cosa fai se ti annoi
o sei felice
se hai mangiato se sei triste
se per un momento
ti fermi a pensarmi a pensare
a questa inutile amica

domenica 29 aprile 2012

IL MIO LAVORO





il mio lavoro e' come un osso
gettato per caso tra i cani
randagi.
Il mio lavoro e' un grembiule
nero.
Nero come la mia anima
nero come i miei occhi.
Tra le mani ho le chiavi
ed apro le stanze di tutti
i paesi del mondo.
E cancello le tracce del passaggio
degli amanti,
non ho occhi per vedere i loro
volti
solo la mia anima sente la
sofferenza per la loro infamia.
Ed apro le finestre affinche'
l'aria arida del loro tradimento
lasci il posto al calore del sole.
Ed apro le porte
valige.....giornali.....
vestiti dimenticati
e sul letto la foto di un bimbo...
un attimo di tenerezza.











venerdì 27 aprile 2012

CITTA' PERDUTA



Dalle risaie mi accorgo
che son giunta
corre veloce il treno
e mostra la verde campagna
del Piemonte.
E con la mente torno a un
ponticello che attraversavo
un tempo da bambina
sotto scorreva la Dora
e mi pareva il mare.
Scendeva la nebbia sulla
mia citta' e copriva i vecchi
palazzi dai tetti rossi
e le vecchie mansarde
dai vetri rotti.
Ricordo una vecchina
lungo la strada vendeva
caldarroste e si perdeva nel fumo
di quegli anni lontani
file di operai fuori le fabbriche.
Via Po con le finestre chiuse.
Gente indaffarata a fare spese al grande
mercato con lo stemma del toro.
Aria fredda nei parchi
ed una casa la mia in periferia
ricordi sfuocati dell' infanzia.






martedì 24 aprile 2012

UN SOLO GIORNO



Se mi fosse concesso
amarti, io lo farei
per un giorno , uno soltanto
affinche' questo tempo
cosi' breve non distruggesse
il sogno.
e potesse restare l' illusione
di averti amato per tutta
la vita.





lunedì 23 aprile 2012

LE POESIE DI VITTORIA RITA MALMESI SONO PROTETTE DAI DIRITTI D' AUTORE

sabato 21 aprile 2012

LA VITA



La vita  e' come un viaggio
immagini che restano
su fotografie
fogli di giornali
fumo negli autobus
al mattino
la vita e' come passeggiare
in grandi citta'
e cammini con accanto un
emozione
a volte accompagnato da un
dolore
la vita e' sole
la vita e' pioggia
e' quello che non vuoi
e quello che tu cerchi passa
come un treno veloce
e lo perdi e aspetti seduto
alla panchina
che passi un altra occasione
che passa un altro amore
uno di quelli che ti fanno innamorare
che resti a pensarlo da solo
quando tutto e' silenzio
quando scende la notte e non
vuoi dormire
e cammini per le strade deserte
e guardi le luci accese nelle case
e vedi i panni stesi dei bambini
e ascolti le voci dei televisori accesi
e allora pensi  a quanto e' grande
a quanto e' bella la vita.

Arnaldo De Lisio - L'Uscita




QUELLA CHE SONO


Io ho parole per parlare
e parlo anche al silenzio
e al vento e al mare
io ho storie da raccontare
e le racconto a chiunque vuol sentire
e non ho amici perche'
non voglio piu' amare i miei
nemici
e ascolto le canzoni
quelle che mi regalano un sogno
e ho un sogno
uno di quelli che e' come la mia casa
e mi chiudo dentro quando voglio
sognarlo.
vivo perche' mi piace questo
mio film che e' la vita
e mi emoziono, per un cane..
per un ricordo
e piango in silenzio
quando il mio cuore si ferma
su un dolore che non vuole
dimenticare
e le mie lacrime diventano fango
perche' io l'ho voluto.
Io sono tutto questo
e tutto questo e' quella che sono.





venerdì 20 aprile 2012

DIMENTICA


E' piu' facile dimenticare
per te
e' piu' facile dimenticare per me
ma se la notte mi trovi nei sogni
allora chiamami
e io ti raggiungero'
ancora una volta
per abbracciare la tua anima
per ascoltare un tuo pensiero
ma al mattino dimenticami
perche' anch'io non so
perdonare
ma ricordati e ricordami
che il tempo della vita
e' breve
e che la morte ha l'eternita'.



Jean Broc - La mort d'Hyacinthe



giovedì 19 aprile 2012

PIOGGIA



Cade, la pioggia cade
prepotente e fitta
in questo mattino grigio
e senza sogni.
Il lampo illumina
l'inferriata antica,
ed il tuono rimbomba
alto nel cielo come un suono
di guerra.
La pioggia bagna, lava via
ogni cosa.
Ma ai miei pensieri no
essa non giunge
ne' alla mia anima
e senza dolcezza e indifferente
guardo l'acqua che poi
per strada si trasforma
in pozze.











martedì 17 aprile 2012

PRIMAVERA




Il sole alto nel cielo
scalda l'azzurro mare
che placido riposa
tra i riflessi d' argento.
E fra i vicoli della
citta' vecchia,
si respira l' odore
dei panni stesi
e il vento.
E dal treno in corsa
chi torna al sud scorge
i primi mandorli in fiore.





mandorlo





lunedì 16 aprile 2012

CUORE


Arida terra il mio cuore
che piu' non sa amare,
ne' sa sa piu' battere forte
per un sentimento.
Ma che come un orologio
meccanico batte per il semplice
trascorrere della vita e piu' non
cerca amore.
Povero cuore smarrito, umiliato,
offeso ferito a morte per questo
sentimento che abbiamo
umiliato, offeso, tradito
confuso con altri cuori ed ucciso.
Povero cuore massacrato
che lascia intravedere
dai miei occhi la sua morte.




VIA S. ALESSANDRO


Un giorno tornero'
e sara' passato il tempo
quel tempo che ci vide
insieme a parlare la' sui
gradini della chiesa antica.
E l'autunno avra' spazzato via
le mie parole,
l'inverno le avra' coperte di neve
e la primavera di muschio
e l'estate le avra' riscaldate con
il suo caldo sole.
E ritrovero' la stessa piazza
e la fontana
e sulla strada maestra che porta
in citta' alta , io ti ripensero'
e rivedro' il tuo sguardo
nascosto nei pensieri
che il trascorrere del tempo
non muta.



BERGAMO - Città Alta




domenica 15 aprile 2012

2 GENNAIO 1993



Neve bianca candida , pulita,
che scendi su questi miei
pensieri grigi e ti posi
soffice , su questa strada
bagnata e sporcata dai
festeggiamenti augurali.
Bottiglie, vetri e petardi
esplosi e tu neve ti posi
e copri tutto di bianco
splendente.


Taranto innevata

IL CASTELLO DI S. SEVERO



Tra i ricordi io rivedo un campo
lungo la strada della ferrovia
ed un castello antico e la' tra l'erba
folta ti ricordo alto, tu statua di marmo
bianca segnata dal tempo
che il tempo oggi ha distrutto.
Cosi' come il tuo corpo fu distrutto
dall' indifferenza.
Ho immaginato tante volte con la mente
quel tuo amore, che ti rese schiavo
piu' di tutti i servi di tuo padre e infelice
piu' di tutti gli infermi della terra.
Quel tuo amore cosi' grande ma cosi' sbagliato
per il tuo tempo che ti nego' il permesso
di tuo padre.
Tu innamorato cosi' perso di chi non aveva
altra ricchezza che gli occhi bruni
di questa nostra terra infelice
ed i capelli lucidi come questo nostro sole
a volte troppo caldo che ci brucia i pensieri.
Tu per me rimani il simbolo del sentimento
piu' nobile, hai preferito fermare la tua vita
piuttosto che vivere senza il tuo amore.
Ed io ti ho rivisto nei pensieri
steso nell'erba col capo sanguinante
e poi vegliato nella chiesetta antica
fra quelle mura di quella casa
che ti ha visto infelice.
Oggi di te rimane una statua distrutta
ed una storia da raccontare
ed a distanza di tempo io in silenzio
ho condiviso il tuo dolore.



Torre di nord-est dei resti di Castel Fiorentino presso San Severo



GLI IPOCRITI




Nessuna e' come te
tu non sei costruita
tu sei vera.
Non cambiare mai
resta con l'anima pulita
sei bella
sei diversa dalle altre ragazze.
la moglie ideale,
la madre sperata per i propri figli.
ma intanto dopo tanti elogi
chi e' sporca ti ruba i sogni
e li vive.
Chi ami ti tradisce
eppure continuano a dirti
sei perfetta
io mi inchino alla vostra saggezza
e vi ringrazio
grazie per i complimenti che
sprecate e per i commenti
buoni che voi fate.
Ancora grazie e grazie all' infinito
ma per favore siate buoni
risparmiatemi l'applauso


Jean Léon Gérome - La verité au fond du puits




NON DORMO



Io la notte non dormo
e resto nel buio ad ascoltare il silenzio
finche' la mia coscenza si perde nel niente
e mi perdo nelle tenebre della mia anima
non voglio cieli stellati
e odio la luna allo schiarire dell'aurora
che bacia i primi raggi di sole



sabato 14 aprile 2012

LE MIE SERE ADESSO




Le mie sere adesso
hanno i colori spenti
dei ricordi
i nostri giorni non hanno
piu' parole se non quelle
di quell'ultimo giorno
tutto quell' odio perche'?
tutta quella rabbia
tu la bambina cresciuta nel
mio cuore
la figlia che mi ero inventata
a cui asciugavo le lacrime
quando piangeva
sistemandoti i capelli sulla fronte
raccontandoti le storie
per rubarti un sorriso
e vedere piu' chiari gli occhi tristi
perche' tu vivi senza piu' pensarmi?
perche' tutto il bene si e' trasformato
in male 
non ci sono piu'i nostri segreti
non ci sono piu' sogni da dividere
c'e' solo il silenzio
e le mie sere tristi e nel silenzio
del mio cuore parlo ancora di te.




Lord Frederick Leighton - Solitude












venerdì 13 aprile 2012

NICCOLO'

Niccolò



Sei un cielo azzurro
una notte piena di stelle
sei il mio riflesso nello
specchio della vita
tu che fai di ogni mio
giorno un giorno nuovo
sei l'essenza di cui e'
composta la mia anima



(dedicata a mio figlio Niccolo')












                                                                            


CHE UOMO SARAI

Che uomo sarai domani
tu che adesso sorridi
raccogliendo i tuoi giochi
che uomo sarai e adesso corri
e cadi per terra.
E piangi e porti il succhietto
alla bocca.
E ridi, ridi e i tuoi occhi
brillano e illuminano
i pochi denti che hai
che uomo sarai quando
il telefono comincera'
a squillare e avrai mille donne
nel cuore
ed un dolore piu' forte
ed un amore piu' amore
che uomo sarai quando camminerai
per le strade del mondo.
E adesso mi tendi le braccia
e sei piccolo e mi sembri un pulcino
e sei tenero come un orsetto.
Inplacabile il tempo ci portera'
lontano da oggi  e tu vivrai
la tua vita.



                             dedicata a mio figlio Raffaele




Raffaele



giovedì 12 aprile 2012

VORREI

Tu che nascosto dietro ai vetri
guardi fuori e osservi il vento
che muove lentamente un fiore.
Ed immagini l'aria  pulita e fresca
mentre in questo ospedale tutto e'
bianco ed un aria calda ti opprime.
E pensi che vorresti urlare forte le
tue ragioni, ma hai finito le parole
e resti immobile a guardare,
con il viso scarno ed il pensiero
rivolto al passato
perche' ormai il tuo futuro e' finito.
Sei stato condannato :condannato
per quell' amore grande che sentivi
o per sangue generoso ma malato
che qualcuno ti ha donato, o perche'
volevi sentirti forte ma eri schiavo
di una polvere bianca.
Condannato perche' eri diverso.
Sei cosi' indifeso, puro ed innocente
e vorrei che per te ci fossero ancora
mille giorni e vorrei regalarti ancora un Natale
con un grande albero ed un camino acceso.
E vorrei portarti al mare e donarti
e donarvi un po' della mia vita,
se questo servirebbe ad allontanare da te,
da voi l'ombra della morte.
Vorrei tanto, ma non posso
potete voi forse perdonarci tutti
se ancora non siamo riusciti a salvarvi.


                    Dedicato agli ammalati di A.D.S.


Draper Herbert James - Mourning for Icarus



DA DOMANI LA VITA

Oggi c'e' la pioggia perche' parti
anche se non provo piu' tristezza
anche se vorrei vederti un altra volta
solo per dirti "ciao anni felici" perche'
con te ti porti la mia adolescenza.
Ti ho riservato un posto nella parte
del cuore che ormai non mi appartiene.
Amore parola oggi errata che unii un giorno
al tuo nome, oggi si e' persa nel mare dei ricordi
ed il mio pensiero corre libero e felice
lontano da questa giornata uggiosa
supera la linea misteriosa dell' orizzonte
grigio
e si perde la' dove da domani
comincera' la vita.







QUANDO NASCE UNA DONNA

Con gli occhi da bambina guarda
William Adolphe Bouguereau - The Crab




il mondo.
Un mondo che ancora gli e' lontano
capelli lisci mai accarezzati e labbra
mai sfiorate.
Con un vestito che sa' di ingenuita'
cammina incontro al domani ,
al futuro che sogna gia' da oggi
guardandosi allo specchio
con un sorriso quasi malizioso
ed esso tace.
Lo specchio no, non le racconta
delle lacrime d'amore delle giornate passate
senza sole, di chi ti abbraccia e poi non
ti conosce, dell'amore che mentre nasce
muore.
Lei e' la' che sorride nella stanza "sogna"
e' sola, ed il suo sguardo non e' piu' teso
alle bambole, ha un pensiero grande
e lo culla.
Chiede silenzio, ha tredici anni
sta nascendo una donna.


CITTA' VECCHIA

Dalle finestre delle case
della citta' vecchia vorrei
vedere il mare all' alba
con i pescatori che stanchi
partono con le loro barche
ormai senza colori.
Vorrei guardare negli occhi
il mio compagno e leggerci
dentro uno sguardo che non ha
bisogno di parole, che ci scopra
complici in un gioco senza suoni .
E nel buio e nel silenzio della notte,
ascoltare il vento e la dolcezza
del pianto di mio figlio.



Taranto - citta vecchia





NOTTE













Willliam Adolphe Bouguereau - La Nuit









NOTTE




Notte che scendi silenziosa
sulle nostre vite e nascondi
le nostre vilta', i nostri vizi
nel buio tenebroso della tua
essenza.
Notte tu che sei complice degli amanti
e vegli sulle lacrime degli
adolescenti
tu che culli i sogni felici dei bambini
e lasci tremare la vecchierella che
in silenzio aspetta il nuovo giorno.





mercoledì 11 aprile 2012

A NICOLA NASOLE (POETA)



Le colonne doriche di Taranto






A NICOLA NASOLE

Io che seguivo quel tuo passo lento
poggiato a fatica sul bastone
ti ho riconosciuto subito maestro
il cuore mi diceva che eri tu
la voce che riempiva di festa la mia casa
quando di domenica per radio le tue poesie
con orgoglio recitavi.
Ed i miei occhi commossi hanno pianto
per quelle frasi che tu pronunciavi
parlavi di Taranto e ti brillava il cuore.
Adesso l'hai incontrata la tua sposa
adesso che il tuo cuore piu' non batte
ed i tuoi occhi piu' non sono aperti
adesso io lo so' tu sei felice.
Te ne sei andato in questo di' di festa
in silenzio come sei vissuto.
Ma non sei morto tu vivrai per sempre
fra le pagine ingiallite dei tuoi libri.
Padre del dialetto lingua nostra
figlio di questa amata terra che ti ha amato.
come un pittore l'immagine piu' bella hai disegnato
la tua poesia bella come nient'altro bella.
Non dimentichero' quel tuo passo lento
e la dedica scritta su quel libro
mi incoraggiavi a scrivere poesie
ma la poesia e' come un male addosso
e'un dolore che mi porto dentro
che mi fa bene e male e che non passa
storia nella storia senza tempo
addio Nicola Nasole "poeta".



domenica 8 aprile 2012

IL RISORTO


Ivanov Alexander Andreevich (1806 - 1858)
The Appearance of Christ to Mary Magdalene



IL RISORTO



Il Signore Dio nostro
e' risorto Angeli forti hanno
sollevato la sua pietra tombale
Egli tornato dagli inferi e'
nuovamente nel mondo dei vivi
e' in colui che incontriamo
senza vederlo ne' riconoscerlo
il nostro Signore ci parla ci ferma
ma i nostri cuori rimangono muti
alle sue richieste, come enormi
portoni serrati quando scende la sera.
Il suo ritorno  ci dice
che nulla dovra' essere come prima
della sua morte
dimentichiamo la nostra guerra e
diventiamo fratelli e insieme rallegriamoci
per il suo ritorno come un padre che torna
da un lungo viaggio facciamoci festa
perche' e' cosi' breve il suo tempo tra noi
lui tornera' in Paradiso accanto al suo Dio
e per noi apparira' un cielo nuovo.





lunedì 2 aprile 2012

William Adolphe Bouguereau (1825-1905) - Pieta (1876)






William Adolphe Bouguereau (1825-1905) - Pieta (1876)





LA PROCESSIONE





LA PROCESSIONE

Ho visto gli occhi dei vecchi
diventare lucidi 
ho visto le donne pregare
questa e' la mia gente 
queste le mie tradizioni
questi i giorni piu' magici
che accompagnano la nostra
fede.
gente del sud noi che sappiamo
morire e vivere per la stessa cosa.
La nostra storia sotto gli occhi del
mondo 
il nostro Dio e' un Dio buono
che ci ha insegnato il perdono , la 
fratellanza.
Il nostro Dio ci offre suo figlio 
morto crocifisso per noi
per la nostra salvezza
e nel cuore portiamo Maria
e il suo dolore di donna , di madre
e' diventato nostro
perche' a lei si affidano i bambini
nelle loro preghiere
perche' con lei per la prima volta
abbiamo incontrato Gesu'.






   

La Settimana Santa a Taranto





La Setimana Santa a Taranto







domenica 1 aprile 2012

i Perdoni nella processione della Settimana Santa a Taranto






i Perdoni nella processione della Settimana Santa a Taranto




SETTIMANA SANTA A TARANTO: L' ADDOLORATA





SETTIMANA  SANTA A  TARANTO  



L' ADDOLORATA
La Madonna Addolorata nella
processione della Settimana Santa a Taranto





Esce a mezzanotte  questa madre
portata a spalle da quattro perdoni
le braccia son rivolte verso il cielo
il viso e' una maschera di dolore
il petto e' trafitto da un pugnale
e il sangue bagna il vestito nero.
A questa madre gli hanno ammazzato        
il figlio e rappresenta le madri del sud
che hanno anche loro il petto trafitto
da un dolore che non ha confronti.
Portano sul viso grandi solchi
e le labbra chiuse in una smorfia stretta
anche a loro hanno ammazzato un figlio
e come il Cristo lo hanno messo in croce
colpevole o innocente non importa
ad una madre hanno distrutto il cuore
e se il figlio e' morto
anche la mamma muore






sabato 31 marzo 2012

"Gli angeli" di Vasco Rossi


"Gli angeli"  di Vasco Rossi







SANDRA STRANIERO





SANDRA STRANIERO

Sandra ti immagino a scuola
Etude Tete de Jeune fille -
William Adolphe Bouguereau
a lezione mentre un sorriso ti sfiora
le labbra ed un sogno ti porta
lontano dall'aria di gesso.
Sandra chissa' cosa sognavi
cosa pensavi nelle giornate di pioggia.
Diventare grande, diventare donna,                             
quanto impegno hai messo nella vita
per essere libera.
Sandra era un giorno di sole,
un giorno di festa uno di quei
giorni in cui la vita sembra
bellissima , un suono
triste ti ha colpito e portato lontano
ti ha chiuso in una bara di fiori .
E ancora un altra, un altra vittima
di questa guerra di strada senza
un movente,in cui si spara con gli
occhi chiusi sul mondo.
Un lunedi' mattina subito dopo Natale.





ELISA





William Adolphe Bouguereau - In Penitence (1895)
ELISA

Dormi piccolo angelo
con i tuoi grandi occhi chiari
chiusi per sempre.
Ed i lunghi capelli bruni
coprono il viso roseo,
che ora il pallore cela
e distrugge i tuoi cinque anni
e li disperde sull'asfalto gelato
nella notte santa in cui i bambini
ricevono i doni.
Notte in cui la piu' violenta delle morti
ti ha colpita portandoti via.
Ma non voglio immaginarti
persa per sempre, ma felice.
In un posto dove c'e' sempre il sole
in un tempo a noi sconosciuto
dove vive ancora il tuo sorriso.






  

Bouguereau. Nut Gatherers. c.1870. France

domenica 25 marzo 2012

LA MIA UNICA AMICA


LA MIA UNICA AMICA

La mia amica ha gli occhi verdi
ed il sorriso piu bello .
Lei e' arrivata all'improvviso
nei miei giorni tutti uguali
ed i suoi pochi anni hanno
portato via il peso dei miei anni.
E' arrivata in questo tempo
dove l'amicizia non e' piu'
competizione o interesse.                     
Ha portato il sole nei miei giorni
bui dove vivevo
nell' indifferenza  di tutto
l' inutile che mi circondava
una piccola amica che e' stata
piu' grande di tutte le amiche
della mia vita.
Non conosce la cattiveria e non sa'
essere falsa
e'il sogno da cui non voglio svegliarmi
ed e' il regalo piu' bello che mi ha fatto la vita.





DORA











DORA 


Il viale che conduce al mare,
oggi e' deserto ma con la mente
torno ad un altra estate.
A quando percorrendolo cantavamo
a voce alta.
E poi finalmente raggiungevamo il mare,
e le nostre risa cosi'allegre ci buttavano sotto
e poi piu'giu' fino a coprirci tutte
e dalle onde alte ci guardavamo
e ridevamo ancora fino a stare male.
Eravamo cosi' pazze da crederci uniche
forti e testarde come sassi
allegre e spensierate come il vento.
Ed avevamo i colori dell' estate e dentro solo
cieli stellati
e pensavamo alla vita come ad un campo 
da arare      
colorato di verde e dei colori del grano.
Ma poi e' arrivato l' inverno e ci ha visto
impallidire, intristire dentro.
Ci hanno svuotate, deluse e i nostri sorrisi
si sono spenti cosi' come la nostra allegria.
Ci hanno portate lontano da noi.
Questo viale oggi e' deserto e grigio
ma dentro le nostre anime sono certa
ci sono ancora anche se nascosti
i colori dell' estate.





DEDICATA A GINO







DEDICATA A GINO


Innamorato senza essere amato
solo in un mondo che ti ha offeso
disarmato della tua allegria.
solo rabbia in te ricordo e voglia
di essere grande.
tu vagabondo senza scopo nella vita
con tanti amici che ti hanno mentito
tradito.
avevi solo una speranza nelle tasche dei tuoi
vestiti sporchi "l'amore" era questo che volevi
e a sedici anni hai avuto una sola compagna
la morte.


rosa blu



IL TUO RICORDO







IL TUO RICORDO

La finestra della tua casa
e' aperta come se tu fossi
ancora la' ferma a quel tuo
ultimo giorno.
i fiori al balcone ,il sole che batte
ma tu hai fermato la tua vita
nel silenzio dell'aurora
nel buio della tua solitudine.
E' cosi' bello il tuo ricordo
e la tua anima che sapeva
Night and Sleep by Evelyn De Morgan, 1878
trasmettermi pace.
Batte oggi la pioggia
sulla tua bara e tutto intorno
e' silenzio .
La tua immagine non mi fa paura
e il tuo ricordo distrugge
la morte.
Io rispetto il tuo ultimo gesto
morire
che cosa e' poi la morte
e' come un viaggio senza ritorno
il tuo coraggio
un ultimo gesto di vigliaccheria
perche' scegliere di vivere e' piu'
difficile di chiudere gli occhi
per sempre.
Io chiudo gli occhi
quando voglio sognare
quando la vita mi fa male
e allora vivo con la fantasia
avrei voluto avere tempo
ed insegnarti il mio segreto
per non perderti
per farti vivere ancora.


dedicata alla mia amica Antonella morta suicida



MARIA







MARIA

Maria mi parlava della vita
ed io l'ascoltavo silenziosa.
Maria aveva un sogno grande
ed io ci ridevo sopra.
Lei amava le divise e crescendo
cresceva anche il suo sospetto
di un amore infelice.
di un amicizia tradita le bugie
sanno farti morire
le bugie sanno farti capire
Maria aveva paura della vita
non ricordo bene Maria
ma so' che oggi e'una donna
non ha piu' paura e spero sia
piu' forte di me.









sabato 24 marzo 2012

RAFFAELLA







RAFFAELLA

Adesso che sono grande torno
e rivedo il portone dove abitava Raffaella;
la mia prima amica
ed un ricordo dolce rincorro.
Riccioli biondi i nostri quindici anni da vivere.
Uniti in una tenerezza che ci vedeva sorelle e nemiche.
I primi appuntamenti ed i segreti da dividere,
la nostra prima estate al mare da sole
e le botte che prendemmo
per essere tornate a casa tardi
le corse incontro alla vita.
Ora dove sei,
quale strada hai percorso,
quanto dolore hai trovato,
quale felicità ora vivi.
Il portone del tuo palazzo è sempre uguale,
mancano le nostre voci per le scale,
ma i nostri nomi scritti sui muri rimangono,
uniti ai nomi di chi allora sognavamo
e noi nel cammino della vita ci siamo perse
per non ritrovarci mai più.