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domenica 29 aprile 2012

IL MIO LAVORO





il mio lavoro e' come un osso
gettato per caso tra i cani
randagi.
Il mio lavoro e' un grembiule
nero.
Nero come la mia anima
nero come i miei occhi.
Tra le mani ho le chiavi
ed apro le stanze di tutti
i paesi del mondo.
E cancello le tracce del passaggio
degli amanti,
non ho occhi per vedere i loro
volti
solo la mia anima sente la
sofferenza per la loro infamia.
Ed apro le finestre affinche'
l'aria arida del loro tradimento
lasci il posto al calore del sole.
Ed apro le porte
valige.....giornali.....
vestiti dimenticati
e sul letto la foto di un bimbo...
un attimo di tenerezza.











venerdì 27 aprile 2012

CITTA' PERDUTA



Dalle risaie mi accorgo
che son giunta
corre veloce il treno
e mostra la verde campagna
del Piemonte.
E con la mente torno a un
ponticello che attraversavo
un tempo da bambina
sotto scorreva la Dora
e mi pareva il mare.
Scendeva la nebbia sulla
mia citta' e copriva i vecchi
palazzi dai tetti rossi
e le vecchie mansarde
dai vetri rotti.
Ricordo una vecchina
lungo la strada vendeva
caldarroste e si perdeva nel fumo
di quegli anni lontani
file di operai fuori le fabbriche.
Via Po con le finestre chiuse.
Gente indaffarata a fare spese al grande
mercato con lo stemma del toro.
Aria fredda nei parchi
ed una casa la mia in periferia
ricordi sfuocati dell' infanzia.






martedì 24 aprile 2012

UN SOLO GIORNO



Se mi fosse concesso
amarti, io lo farei
per un giorno , uno soltanto
affinche' questo tempo
cosi' breve non distruggesse
il sogno.
e potesse restare l' illusione
di averti amato per tutta
la vita.





lunedì 23 aprile 2012

LE POESIE DI VITTORIA RITA MALMESI SONO PROTETTE DAI DIRITTI D' AUTORE

sabato 21 aprile 2012

LA VITA



La vita  e' come un viaggio
immagini che restano
su fotografie
fogli di giornali
fumo negli autobus
al mattino
la vita e' come passeggiare
in grandi citta'
e cammini con accanto un
emozione
a volte accompagnato da un
dolore
la vita e' sole
la vita e' pioggia
e' quello che non vuoi
e quello che tu cerchi passa
come un treno veloce
e lo perdi e aspetti seduto
alla panchina
che passi un altra occasione
che passa un altro amore
uno di quelli che ti fanno innamorare
che resti a pensarlo da solo
quando tutto e' silenzio
quando scende la notte e non
vuoi dormire
e cammini per le strade deserte
e guardi le luci accese nelle case
e vedi i panni stesi dei bambini
e ascolti le voci dei televisori accesi
e allora pensi  a quanto e' grande
a quanto e' bella la vita.

Arnaldo De Lisio - L'Uscita




QUELLA CHE SONO


Io ho parole per parlare
e parlo anche al silenzio
e al vento e al mare
io ho storie da raccontare
e le racconto a chiunque vuol sentire
e non ho amici perche'
non voglio piu' amare i miei
nemici
e ascolto le canzoni
quelle che mi regalano un sogno
e ho un sogno
uno di quelli che e' come la mia casa
e mi chiudo dentro quando voglio
sognarlo.
vivo perche' mi piace questo
mio film che e' la vita
e mi emoziono, per un cane..
per un ricordo
e piango in silenzio
quando il mio cuore si ferma
su un dolore che non vuole
dimenticare
e le mie lacrime diventano fango
perche' io l'ho voluto.
Io sono tutto questo
e tutto questo e' quella che sono.





venerdì 20 aprile 2012

DIMENTICA


E' piu' facile dimenticare
per te
e' piu' facile dimenticare per me
ma se la notte mi trovi nei sogni
allora chiamami
e io ti raggiungero'
ancora una volta
per abbracciare la tua anima
per ascoltare un tuo pensiero
ma al mattino dimenticami
perche' anch'io non so
perdonare
ma ricordati e ricordami
che il tempo della vita
e' breve
e che la morte ha l'eternita'.



Jean Broc - La mort d'Hyacinthe



giovedì 19 aprile 2012

PIOGGIA



Cade, la pioggia cade
prepotente e fitta
in questo mattino grigio
e senza sogni.
Il lampo illumina
l'inferriata antica,
ed il tuono rimbomba
alto nel cielo come un suono
di guerra.
La pioggia bagna, lava via
ogni cosa.
Ma ai miei pensieri no
essa non giunge
ne' alla mia anima
e senza dolcezza e indifferente
guardo l'acqua che poi
per strada si trasforma
in pozze.











martedì 17 aprile 2012

PRIMAVERA




Il sole alto nel cielo
scalda l'azzurro mare
che placido riposa
tra i riflessi d' argento.
E fra i vicoli della
citta' vecchia,
si respira l' odore
dei panni stesi
e il vento.
E dal treno in corsa
chi torna al sud scorge
i primi mandorli in fiore.





mandorlo





lunedì 16 aprile 2012

CUORE


Arida terra il mio cuore
che piu' non sa amare,
ne' sa sa piu' battere forte
per un sentimento.
Ma che come un orologio
meccanico batte per il semplice
trascorrere della vita e piu' non
cerca amore.
Povero cuore smarrito, umiliato,
offeso ferito a morte per questo
sentimento che abbiamo
umiliato, offeso, tradito
confuso con altri cuori ed ucciso.
Povero cuore massacrato
che lascia intravedere
dai miei occhi la sua morte.




VIA S. ALESSANDRO


Un giorno tornero'
e sara' passato il tempo
quel tempo che ci vide
insieme a parlare la' sui
gradini della chiesa antica.
E l'autunno avra' spazzato via
le mie parole,
l'inverno le avra' coperte di neve
e la primavera di muschio
e l'estate le avra' riscaldate con
il suo caldo sole.
E ritrovero' la stessa piazza
e la fontana
e sulla strada maestra che porta
in citta' alta , io ti ripensero'
e rivedro' il tuo sguardo
nascosto nei pensieri
che il trascorrere del tempo
non muta.



BERGAMO - Città Alta




domenica 15 aprile 2012

2 GENNAIO 1993



Neve bianca candida , pulita,
che scendi su questi miei
pensieri grigi e ti posi
soffice , su questa strada
bagnata e sporcata dai
festeggiamenti augurali.
Bottiglie, vetri e petardi
esplosi e tu neve ti posi
e copri tutto di bianco
splendente.


Taranto innevata

IL CASTELLO DI S. SEVERO



Tra i ricordi io rivedo un campo
lungo la strada della ferrovia
ed un castello antico e la' tra l'erba
folta ti ricordo alto, tu statua di marmo
bianca segnata dal tempo
che il tempo oggi ha distrutto.
Cosi' come il tuo corpo fu distrutto
dall' indifferenza.
Ho immaginato tante volte con la mente
quel tuo amore, che ti rese schiavo
piu' di tutti i servi di tuo padre e infelice
piu' di tutti gli infermi della terra.
Quel tuo amore cosi' grande ma cosi' sbagliato
per il tuo tempo che ti nego' il permesso
di tuo padre.
Tu innamorato cosi' perso di chi non aveva
altra ricchezza che gli occhi bruni
di questa nostra terra infelice
ed i capelli lucidi come questo nostro sole
a volte troppo caldo che ci brucia i pensieri.
Tu per me rimani il simbolo del sentimento
piu' nobile, hai preferito fermare la tua vita
piuttosto che vivere senza il tuo amore.
Ed io ti ho rivisto nei pensieri
steso nell'erba col capo sanguinante
e poi vegliato nella chiesetta antica
fra quelle mura di quella casa
che ti ha visto infelice.
Oggi di te rimane una statua distrutta
ed una storia da raccontare
ed a distanza di tempo io in silenzio
ho condiviso il tuo dolore.



Torre di nord-est dei resti di Castel Fiorentino presso San Severo



GLI IPOCRITI




Nessuna e' come te
tu non sei costruita
tu sei vera.
Non cambiare mai
resta con l'anima pulita
sei bella
sei diversa dalle altre ragazze.
la moglie ideale,
la madre sperata per i propri figli.
ma intanto dopo tanti elogi
chi e' sporca ti ruba i sogni
e li vive.
Chi ami ti tradisce
eppure continuano a dirti
sei perfetta
io mi inchino alla vostra saggezza
e vi ringrazio
grazie per i complimenti che
sprecate e per i commenti
buoni che voi fate.
Ancora grazie e grazie all' infinito
ma per favore siate buoni
risparmiatemi l'applauso


Jean Léon Gérome - La verité au fond du puits




NON DORMO



Io la notte non dormo
e resto nel buio ad ascoltare il silenzio
finche' la mia coscenza si perde nel niente
e mi perdo nelle tenebre della mia anima
non voglio cieli stellati
e odio la luna allo schiarire dell'aurora
che bacia i primi raggi di sole



sabato 14 aprile 2012

LE MIE SERE ADESSO




Le mie sere adesso
hanno i colori spenti
dei ricordi
i nostri giorni non hanno
piu' parole se non quelle
di quell'ultimo giorno
tutto quell' odio perche'?
tutta quella rabbia
tu la bambina cresciuta nel
mio cuore
la figlia che mi ero inventata
a cui asciugavo le lacrime
quando piangeva
sistemandoti i capelli sulla fronte
raccontandoti le storie
per rubarti un sorriso
e vedere piu' chiari gli occhi tristi
perche' tu vivi senza piu' pensarmi?
perche' tutto il bene si e' trasformato
in male 
non ci sono piu'i nostri segreti
non ci sono piu' sogni da dividere
c'e' solo il silenzio
e le mie sere tristi e nel silenzio
del mio cuore parlo ancora di te.




Lord Frederick Leighton - Solitude












venerdì 13 aprile 2012

NICCOLO'

Niccolò



Sei un cielo azzurro
una notte piena di stelle
sei il mio riflesso nello
specchio della vita
tu che fai di ogni mio
giorno un giorno nuovo
sei l'essenza di cui e'
composta la mia anima



(dedicata a mio figlio Niccolo')












                                                                            


CHE UOMO SARAI

Che uomo sarai domani
tu che adesso sorridi
raccogliendo i tuoi giochi
che uomo sarai e adesso corri
e cadi per terra.
E piangi e porti il succhietto
alla bocca.
E ridi, ridi e i tuoi occhi
brillano e illuminano
i pochi denti che hai
che uomo sarai quando
il telefono comincera'
a squillare e avrai mille donne
nel cuore
ed un dolore piu' forte
ed un amore piu' amore
che uomo sarai quando camminerai
per le strade del mondo.
E adesso mi tendi le braccia
e sei piccolo e mi sembri un pulcino
e sei tenero come un orsetto.
Inplacabile il tempo ci portera'
lontano da oggi  e tu vivrai
la tua vita.



                             dedicata a mio figlio Raffaele




Raffaele



giovedì 12 aprile 2012

VORREI

Tu che nascosto dietro ai vetri
guardi fuori e osservi il vento
che muove lentamente un fiore.
Ed immagini l'aria  pulita e fresca
mentre in questo ospedale tutto e'
bianco ed un aria calda ti opprime.
E pensi che vorresti urlare forte le
tue ragioni, ma hai finito le parole
e resti immobile a guardare,
con il viso scarno ed il pensiero
rivolto al passato
perche' ormai il tuo futuro e' finito.
Sei stato condannato :condannato
per quell' amore grande che sentivi
o per sangue generoso ma malato
che qualcuno ti ha donato, o perche'
volevi sentirti forte ma eri schiavo
di una polvere bianca.
Condannato perche' eri diverso.
Sei cosi' indifeso, puro ed innocente
e vorrei che per te ci fossero ancora
mille giorni e vorrei regalarti ancora un Natale
con un grande albero ed un camino acceso.
E vorrei portarti al mare e donarti
e donarvi un po' della mia vita,
se questo servirebbe ad allontanare da te,
da voi l'ombra della morte.
Vorrei tanto, ma non posso
potete voi forse perdonarci tutti
se ancora non siamo riusciti a salvarvi.


                    Dedicato agli ammalati di A.D.S.


Draper Herbert James - Mourning for Icarus



DA DOMANI LA VITA

Oggi c'e' la pioggia perche' parti
anche se non provo piu' tristezza
anche se vorrei vederti un altra volta
solo per dirti "ciao anni felici" perche'
con te ti porti la mia adolescenza.
Ti ho riservato un posto nella parte
del cuore che ormai non mi appartiene.
Amore parola oggi errata che unii un giorno
al tuo nome, oggi si e' persa nel mare dei ricordi
ed il mio pensiero corre libero e felice
lontano da questa giornata uggiosa
supera la linea misteriosa dell' orizzonte
grigio
e si perde la' dove da domani
comincera' la vita.







QUANDO NASCE UNA DONNA

Con gli occhi da bambina guarda
William Adolphe Bouguereau - The Crab




il mondo.
Un mondo che ancora gli e' lontano
capelli lisci mai accarezzati e labbra
mai sfiorate.
Con un vestito che sa' di ingenuita'
cammina incontro al domani ,
al futuro che sogna gia' da oggi
guardandosi allo specchio
con un sorriso quasi malizioso
ed esso tace.
Lo specchio no, non le racconta
delle lacrime d'amore delle giornate passate
senza sole, di chi ti abbraccia e poi non
ti conosce, dell'amore che mentre nasce
muore.
Lei e' la' che sorride nella stanza "sogna"
e' sola, ed il suo sguardo non e' piu' teso
alle bambole, ha un pensiero grande
e lo culla.
Chiede silenzio, ha tredici anni
sta nascendo una donna.


CITTA' VECCHIA

Dalle finestre delle case
della citta' vecchia vorrei
vedere il mare all' alba
con i pescatori che stanchi
partono con le loro barche
ormai senza colori.
Vorrei guardare negli occhi
il mio compagno e leggerci
dentro uno sguardo che non ha
bisogno di parole, che ci scopra
complici in un gioco senza suoni .
E nel buio e nel silenzio della notte,
ascoltare il vento e la dolcezza
del pianto di mio figlio.



Taranto - citta vecchia





NOTTE













Willliam Adolphe Bouguereau - La Nuit









NOTTE




Notte che scendi silenziosa
sulle nostre vite e nascondi
le nostre vilta', i nostri vizi
nel buio tenebroso della tua
essenza.
Notte tu che sei complice degli amanti
e vegli sulle lacrime degli
adolescenti
tu che culli i sogni felici dei bambini
e lasci tremare la vecchierella che
in silenzio aspetta il nuovo giorno.





mercoledì 11 aprile 2012

A NICOLA NASOLE (POETA)



Le colonne doriche di Taranto






A NICOLA NASOLE

Io che seguivo quel tuo passo lento
poggiato a fatica sul bastone
ti ho riconosciuto subito maestro
il cuore mi diceva che eri tu
la voce che riempiva di festa la mia casa
quando di domenica per radio le tue poesie
con orgoglio recitavi.
Ed i miei occhi commossi hanno pianto
per quelle frasi che tu pronunciavi
parlavi di Taranto e ti brillava il cuore.
Adesso l'hai incontrata la tua sposa
adesso che il tuo cuore piu' non batte
ed i tuoi occhi piu' non sono aperti
adesso io lo so' tu sei felice.
Te ne sei andato in questo di' di festa
in silenzio come sei vissuto.
Ma non sei morto tu vivrai per sempre
fra le pagine ingiallite dei tuoi libri.
Padre del dialetto lingua nostra
figlio di questa amata terra che ti ha amato.
come un pittore l'immagine piu' bella hai disegnato
la tua poesia bella come nient'altro bella.
Non dimentichero' quel tuo passo lento
e la dedica scritta su quel libro
mi incoraggiavi a scrivere poesie
ma la poesia e' come un male addosso
e'un dolore che mi porto dentro
che mi fa bene e male e che non passa
storia nella storia senza tempo
addio Nicola Nasole "poeta".



domenica 8 aprile 2012

IL RISORTO


Ivanov Alexander Andreevich (1806 - 1858)
The Appearance of Christ to Mary Magdalene



IL RISORTO



Il Signore Dio nostro
e' risorto Angeli forti hanno
sollevato la sua pietra tombale
Egli tornato dagli inferi e'
nuovamente nel mondo dei vivi
e' in colui che incontriamo
senza vederlo ne' riconoscerlo
il nostro Signore ci parla ci ferma
ma i nostri cuori rimangono muti
alle sue richieste, come enormi
portoni serrati quando scende la sera.
Il suo ritorno  ci dice
che nulla dovra' essere come prima
della sua morte
dimentichiamo la nostra guerra e
diventiamo fratelli e insieme rallegriamoci
per il suo ritorno come un padre che torna
da un lungo viaggio facciamoci festa
perche' e' cosi' breve il suo tempo tra noi
lui tornera' in Paradiso accanto al suo Dio
e per noi apparira' un cielo nuovo.





lunedì 2 aprile 2012

William Adolphe Bouguereau (1825-1905) - Pieta (1876)






William Adolphe Bouguereau (1825-1905) - Pieta (1876)





LA PROCESSIONE





LA PROCESSIONE

Ho visto gli occhi dei vecchi
diventare lucidi 
ho visto le donne pregare
questa e' la mia gente 
queste le mie tradizioni
questi i giorni piu' magici
che accompagnano la nostra
fede.
gente del sud noi che sappiamo
morire e vivere per la stessa cosa.
La nostra storia sotto gli occhi del
mondo 
il nostro Dio e' un Dio buono
che ci ha insegnato il perdono , la 
fratellanza.
Il nostro Dio ci offre suo figlio 
morto crocifisso per noi
per la nostra salvezza
e nel cuore portiamo Maria
e il suo dolore di donna , di madre
e' diventato nostro
perche' a lei si affidano i bambini
nelle loro preghiere
perche' con lei per la prima volta
abbiamo incontrato Gesu'.






   

La Settimana Santa a Taranto





La Setimana Santa a Taranto







domenica 1 aprile 2012

i Perdoni nella processione della Settimana Santa a Taranto






i Perdoni nella processione della Settimana Santa a Taranto




SETTIMANA SANTA A TARANTO: L' ADDOLORATA





SETTIMANA  SANTA A  TARANTO  



L' ADDOLORATA
La Madonna Addolorata nella
processione della Settimana Santa a Taranto





Esce a mezzanotte  questa madre
portata a spalle da quattro perdoni
le braccia son rivolte verso il cielo
il viso e' una maschera di dolore
il petto e' trafitto da un pugnale
e il sangue bagna il vestito nero.
A questa madre gli hanno ammazzato        
il figlio e rappresenta le madri del sud
che hanno anche loro il petto trafitto
da un dolore che non ha confronti.
Portano sul viso grandi solchi
e le labbra chiuse in una smorfia stretta
anche a loro hanno ammazzato un figlio
e come il Cristo lo hanno messo in croce
colpevole o innocente non importa
ad una madre hanno distrutto il cuore
e se il figlio e' morto
anche la mamma muore