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domenica 29 aprile 2012

IL MIO LAVORO





il mio lavoro e' come un osso
gettato per caso tra i cani
randagi.
Il mio lavoro e' un grembiule
nero.
Nero come la mia anima
nero come i miei occhi.
Tra le mani ho le chiavi
ed apro le stanze di tutti
i paesi del mondo.
E cancello le tracce del passaggio
degli amanti,
non ho occhi per vedere i loro
volti
solo la mia anima sente la
sofferenza per la loro infamia.
Ed apro le finestre affinche'
l'aria arida del loro tradimento
lasci il posto al calore del sole.
Ed apro le porte
valige.....giornali.....
vestiti dimenticati
e sul letto la foto di un bimbo...
un attimo di tenerezza.











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