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domenica 6 maggio 2012

L' ORSO

Io ti ricordo, con gli
occhi verdi, il pelo giallo
ed il musetto bianco.
Tu caldo compagno dell' infanzia
che i giochi hanno distrutto.
Cosi' come ti ha distrutto il tempo
questo tempo che rapido scorre
nella vita, ma che non giunge ai
ricordi e non li tocca.
E tu rimani la' fra i miei pensieri
intatto come il primo giorno che
ti vidi, nella vetrina la' lontano
al nord.
"Come lo chiamerai quest'orso bimba?"
mi chiese ad un tratto la commessa
ma io con gli occhi bassi non risposi
i bambini al sud non danno nomi
ai giochi.
E presto smettono anche di giocare
perche' la vita a volte e' molto dura.
Io no ho giocato troppo e ti ho
distrutto ma ancora oggi
non ti ho dato un nome.

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